Omega Diatribe ‘Iapetus’
Review Overview
7
7OMEGA DIATRIBE
‘Iapetus’-CD
(Autoprodotto)
7/10
Potente, claustrofobico, allucinato. Tre aggettivi che potrebbero esserci d’aiuto nella compilazione di un invito all’ascolto di questo ‘Iapetus’, disco d’esordio della band ungherese Omega Diatribe. Il lamentoso intro in delay della prima traccia ‘Molecular Torsion’ sembra quasi volerci preparare a quel mondo soffocante, tetro e violento che contraddistinguerà tutta l’opera. Questo prodotto discografico completamente DIY (dalla registrazione all’artwork, opera di David Metzger, batterista della band) sembra la sintesi made in Budapest di quel suono groove metal di gruppi come Machine Head e Fear Factory unito con il soundscape delineato in dischi come ’10.000 Days’ dai Tool e con gli esperimenti poliritmici su cui giocano da anni i Meshuggah. Il legame con queste band sembra dichiarato in ogni brano, la tracklist di ‘Iapetus’ scorre su queste linee sonore soprattutto per quanto riguarda il trattamento della sezione ritmica e delle chitarre. La voce è invece assestata, dal primo all’ultimo brano, su un timbro a metà strada tra lo scream ed il growl. Il gruppo non è esente da cadute nei cliché di genere, spesso ritroviamo pattern ritmici e melodici ridondanti che risultano alle volte un po’ noiosi. Il disco è comunque riuscito: l’atmosfera madre è ben tracciata dalla prima all’ultima traccia, l’ascolto scorre veloce nonostante la pesantezza dei suoni. Un buon inizio che fa ben sperare per il futuro della band: su questa direzione stilistica una ricerca del suono maggiormente intima potrà sicuramente portare gli Omega Diatribe alla formulazione di un suono originale, definito e ricco di sfumature allo stesso tempo.
(Diego Pani)
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